Yoon Cometti Joyce
Yoon Cometti Joyce
Biografia
Siamo molto, molto contenti di poter avere in agenzia un attore come Yoon Cometti Joyce. Di seguito potete leggere la sua Biografia. Ci auguriamo possa essere interessante per collaborazioni future con la nostra agenzia.
L’inizio
Adottato da una famiglia italiana all’età di tre mesi, ha trascorso la sua infanzia tra Arabia Saudita, Algeria, Austria e altre nazioni seguendo i viaggi professionali del padre.
I suoi primi contatti con il mondo dello spettacolo sono le lezioni di recitazione che frequenta ad Algeri nel 1985 e a Roma dal 1988. Debutta sul grande schermo all’età di 18 anni con una parte minore in un film indipendente americano “So it’s Better”, seguito da alcune brevi apparizioni, nella commedia italiana “S.P.Q.R. – 2000 anni e mezzo fa” di Carlo Vanzina e nel fantascientifico “Nirvana” di Gabriele Salvatores.
Nel 1996 il regista Martin Scorsese gli ha affidato il ruolo minore di ufficiale cinese nel film sulla vita del Dalai Lama “Kundun” e nel 1997 è stato uno studente in “Un paradiso di bugie” di Stefania Casini.
Esperienze
Conclusa la sua esperienza di studi alla Drama Academy del Centro Teatro Attivo a Milano e all’Actors Studio di New York con Susan Strasberg. Nel 1998 interpreta l’inaspettato ospite tailandese co-protagonista del film intitolato “The guest” (o Der Gast – Berlin Festival 1999).
Nello stesso anno Yoon realizza la sua prima pellicola come regista, un cortometraggio indipendente intitolato “Damned Souls”. Più tardi grazie ai suoi lineamenti orientali verrà selezionato e scelto per ruoli come mafioso o criminale cinese. Come per esempio nel caso del killer-cinese in “Arresti Domiciliari” di Stefano Calvagna, o di Liu in “Gangs of New York” diretto per la seconda volta da Martin Scorsese e del maestro di arti marziali Berserk in “The Mark” di Mariano Equizzi.
Serie TV
Mentre è ingaggiato per diverse serie televisive (da “Nebbia in Val Padana” nella parte di Cheng, al cattivo della serie TV come in “Linea di confine” per la TSI Televisione Svizzera Italiana e per serie popolari come “L’ispettore Coliandro” di Manetti Bros in cui è esponente del Mala cinese e “Commissario Rex” dove impersona il protagonista malvagio a capo di un’organizzazione mafiosa nel quartiere cinese di Roma).
Continuano anche le esperienze cinematografiche; dopo il sicario in “Il Ritorno del Monnezza” di Carlo Vanzina, abbandona questo stereotipo interpretando il personaggio Pang in “Cemento armato” di Marco Martani o il fiorista Giugizzu di “Ti amo in tutte le lingue del modo” di Leonardo Pieraccioni, per poi tornare con “Polvere” di Max D’epiro e con Shady Yri, la protagonista di “Se chiudi gli occhi” (in cui parla con un perfetto accento siciliano) scritto e diretto da Lisa Romano ottenendo il Grand Prix all’Annecy cinéma italien nel 2008.
Il teatro
Nel 2006 cambia registro e si impegna in un tour teatrale italiano (dal Teatro Libero di Milano al teatro India di Roma) con la Pièce “Freddo” di Lars Norén diretto da Adriana Martino. Un adattamento teatrale di una storia vera accaduta negli anni novanta in Svezia in cui Yoon impersona il protagonista, Kalle, un giovane coreano maltrattato da tre coetanei svedesi filo-nazisti fino alla morte.
Ritorna quindi al cinema come co-protagonista del lungometraggio “SAID” di Joseph in cui interpreta Santino, lunatico e spietato, in un’Italia multietnica in cui asiatici e afroamericani prendono il potere.
Collaborazioni
Collabora poi con Elio Germano sia ne “Il Mattino ha l’oro in bocca” di Francesco Patierno (2008) che in “La nostra vita” di Daniele Luchetti (2010). Nel 2011 è un imprenditore cinese in “Mozzarella Stories” prodotto da Emir Kusturica e diretto da Edoardo De Angeli, per poi dividere la scena con Philippe Leroy e Carolina Crescentini nel film “Brief history of long betrayals” che Davide Marengo ha tratto dall’omonimo romanzo di Tullio Avoledo.
Il 2013, lo vede nel cast del famoso TV Show televisivo “Commissioner Rex” e “Squadra Antimafia”.Ma il suo sogno è sempre quello di recitare personaggi nuovi, lontani anni luce dagli stereotipi legati alla sua etnia. Grazie ad una complessa serie televisiva intitolata “Respiro” di Manuela Procaccia, finalmente gli viene affidato il ruolo del protagonista assoluto, un neurologo. Realizza un cortometraggio diretto da Nicola Lucchi intitolato “Mirror Rim”.
Il Cinema
Nel 2014 viene scelto, dopo una lunga audizione, dal noto regista Ridley Scott per la sua nuova opera dal titolo “The Vatican” in cui interpreta un prete. Nello stesso anno Yoon viene ingaggiato per interpretare uno dei più crudeli generali militari durante la guerra del Vietnam. Il generale Nguyễn Ngọc Loan (famoso grazie all’immagine in cui uccide un ostaggio a sangue freddo) nel film “L’Oriana” di Marco Turco, sulla vita di Oriana Fallaci.
Segue una, piccola ma intensa, parte nel ruolo di uno Sherpa con Jake Gyllenhaal nel film “Everest”, che riprende alcune scene sulle Dolomiti, di Baltazar Kurmakur. Successivamente ottiene un nuovo ruolo in una produzione americana Marcello Han, studente di Seoul degli anni Ottanta, nel film “Seoul Searching” di Benson Lee, che verrà selezionato al Sundance Film Festival.
Cinema indipendente
Nello stesso periodo l’attore riprende lo sguardo al cinema indipendente nel visionario “Zero” di Marco Arturo Messina. Recita poi un importante ruolo di un ragazzo muto con problemi mentali in “Kidnapped in Romania” di Carlo Fusco. Dividendo la scena con mostri sacri come Michael Madsen, Paul Sorvino e Maya Morgerstern. Segue l’indipendente “307-r” firmando il debutto del regista Federico Gatti.
Nel 2015 recita in “Task Force 45” una serie televisiva (trasmessa in prima serata su Canale 5) di Beniamino Catena. Dividendo la scena con Raoul Bova. Seguito da “The Broken Key” diretto da Louis Nero, interpretato da Christopher Lambert. E’ la volta del film “Sons of Tibet” di Pietro Malegori. Nel 2016 recita nella serie TV “iTheme” di Giancarlo Fumagalli e poi nel film “Made in China napoletano” di Simone Schettino. Nel 2017 è Testimonial del marchio Prada e poi Amaro Montenegro. Nello stesso anno viene ingaggiato da un’importante produzione britannica e vola a Londra per girare la serie di Stan Lee con James Nesbitt. Intitolata “Stan Lee’s Lucky Man” diretta da Andy Hai. E’ la sua grande occasione.
Nel 2018
Il 2018 inizia con la pubblicazione del suo primo romanzo in qualità di scrittore intitolato “ELOHIM” pubblicato da Caosfera Editori. A febbraio l’attore gira in Puglia il film d’esordio di Mauro Russo intitolato “Il Cobra non è”. Dove interpreta un personaggio eclettico: “Un personaggio strano ed assurdo, molto insolito, e io amo i personaggi non convenzionali “, afferma l’attore. Poco dopo gli viene offerto il ruolo nel cortometraggio “Indovina chi ti porto per cena” di Amin Nhour per il ciclo MIGRARTI. Nel 2018 calca il suo primo Red Carpet al Festival di Venezia con “The Broken Key” in cui è stato immortalato accanto a Christopher Lambert.
Televisione
Le carriera continua con la serie televisiva Disney “Penny on Mars 2nd Season” e allo stesso tempo riceve un grande ingaggio per recitare al fianco di Dolph Lundgren in un film d’azione dal titolo “Hard Night Falling”. Yoon diventa anche testimonial del marchio di lusso Golden Goose. Sempre amante del cinema indipendente di qualità interpreta un cameo nel film “The Carpenter” di Steven Renso. Accetta una nuova sfida, dirigendo il Festival del cortometraggio multietnico IFF (Film Festival Integration). Che propone film in cui attori di etnia non caucasica recitano in ruoli non stereotipati.
Un tema vicino all’artista, che presenta con successo le varie serate della registrazione del Festival esaurite. E’ quindi la volta del film americano “355″ accanto a Penelope Cruz. L’inizio del 2020 è festeggiato con l’inizio delle riprese di una grossa serie fantascientifica spagnola dal titolo “PARAISO” in cui Yoon interpreta uno dei cinque protagonisti.
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